giovedì 1 settembre 2016

Riapriamo i battenti!

«Ehm... be'... i fantasmi sono trasparenti...» cominciò.
«Oh, molto bene» lo interruppe Piton, con le labbra arricciate. «Sì, è bello vedere che quasi sei anni di istruzione magica non sono andati sprecati, Potter. I fantasmi sono trasparenti».



Ho voluto ritornare in questo blog con una citazione potteriana (ringraziando vivamente J. K. Rowling), che introduce un argomento che, suppongo, ormai si sarà capito: i fantasmi!

Prima di cominciare, però, vorrei scusarmi per i lunghi mesi di assenza. Purtroppo non mi è stato possibile seguire il blog, in quanto avuto diversi problemi, piuttosto pesanti.

I miei progetti non sono andati in porto, ma in realtà non me ne faccio un cruccio. Sono ritornata quindi, con calma, alla mia vita di sempre, pensando che, in fondo, quei progetti non facevano per me.

Non sapete quanto ho pensato a questo blog, comunque! Ogni giorno pensavo “devo scrivere un post, devo farlo assolutamente!”. Fino all'altro giorno, quando, alla fine, mi sono decisa, finalmente, a ritornare on-line.

Cosa ha spinto la mia decisione? Il pensare che, in realtà, pensare al blog non avrebbe generato post dal nulla, anzi! Decisamente, era ora di togliere le ragnatele dal mio pc.

Perché proprio i fantasmi? Beh, lo sapete, a me piacciono molto le storie di fantasmi. Ve ne ho parlato giusto qui. Teniamo conto del fatto che adoro le storie, e i fantasmi, in un modo o nell'altro, a mio avviso, sono i detentori per eccellenza delle storie e degli aneddoti. Quando sento parlare di fantasmi, non posso fare a meno di immaginarmi in una vecchia casa, con una presenza che la infesta. E mi chiedo “chissà qual è la storia di quella presenza... come ha fatto a trovarsi qui? Perché non è andata oltre?”. Figurarsi quanto mi affascinano i fantasmi, non ne ho mai visto uno in vita mia (ne ho sentito la presenza, ma quello è un altro discorso), mi sono limitata a immaginarmelo, e mi chiedo comunque quale sia la sua storia!

In realtà non so come mai non mi sia mai venuto in mente prima di parlarne, a parte le leggende che ho trascritto nei vecchi post.

C'è voluto il ricordo di mia nonna, mancata lo scorso maggio, perché mi venisse in mente di farlo!

Ultimo punto, prima di parlare veramente dei fantasmi in termini più tecnici.

Poco più su avete letto che ho sentito la presenza di fantasmi. Come ho già detto altre volte, non ho poteri soprannaturali. Non mi sentirete mai dire una cosa del genere. Oltre a trovarlo improbabile, lo trovo anche estremamente presuntuoso. Quello che intendevo dire è che quello che ho percepito sono sensazioni mie, mie soltanto. Non ho visto nulla, né sentito voci. Trattandosi di sensazioni che ho vissuto dopo la morte di mia nonna, a cui, nonostante tutto, ero affezionata, non escludo affatto che fossero dettate da suggestione dovuta al lutto, anche se, onestamente, preferisco credere che mia nonna, nei momenti in cui mi sono sentita sola e sperduta, mi si sia messa al fianco per non farmi vivere quelle spiacevoli sensazioni. Oh, al diavolo, lo ammetto: sono convintissima al cento per cento che ci sia altro, dopo la morte, e che mia nonna, in quei momenti, era davvero al mio fianco! Ma, come già detto e come non mi stancherò mai di ripetere, questo non implica che io possa vedere, sentire, parlare con i morti! È più perché volevo bene a mia nonna, che mi è successo questo, che non per chissà quale sensibilità mia!


Detto questo, cominciamo! Sul serio, stavolta!

Allora, cercando un po' in giro, ho scoperto che i fantasmi non sono solo “impronte di anime dipartite” (Severus Piton mi perdonerà!). Sì, ci sono i classici fantasmi generati dalla morte. Tu muori, la tua essenza rimane, specialmente se hai dei conti in sospeso. Il che è brutto, secondo me. Insomma, una cosa del genere implica che, in vita, ti sei reso schiavo di una cosa, un ricordo, per lo più, che ti ha consumato fino a renderti impossibile persino il riposo eterno!




Questo, a dirla tutta, sta rendendo i fantasmi meno affascinanti, ai miei occhi, e decisamente più tristi.


Tuttavia, come dicevo, sono rimasta molto sorpresa nel constatare che, nella categoria “fantasmi”, ci sono anche gli spiriti che non derivano necessariamente dalle persone trapassate.

Fanno parte della categoria anche le banshee, che ero convinta fossero dei particolari tipi di streghe. E anche il Black Dog, tradotto letteralmente come cane nero. Queste due creature fanno parte del folklore inglese e irlandese. In entrambi i casi, vederle era considerato un presagio di morte.

La banshee è un fantasma che, genericamente, si lega ad una persona. Solitamente la si sente piangere ed emettere lamenti, che smettono solo quando la persona in questione muore. Non è raro che anche i familiari del moribondo sentano i lamenti di quello spirito.

Sul Black Dog c'è da dire poco. È un enorme cane nero con gli occhi rossi. Mediamente infesta i cimiteri e chi lo vede è destinato a morire nel giro di poco tempo.


Sia chiaro, non esiste alcuna prova scientifica dell'esistenza dei fantasmi, qualunque tipo essi siano.

Nonostante la mia personale esperienza, sono la prima a dirvi di fidarvi solo del vostro istinto, e di sentirvi liberi di ridere in faccia a chi si definisce un cacciatore di fantasmi. Come dico sempre, non sono qui per convincere nessuno, e nemmeno un ghost hunter serio cercherebbe di farlo.

Ad esempio, a Padova opera un gruppo di ghost hunters (qui il loro sito). Quando sono andata ad una loro visita guidata al castello di Valbona (di cui vi parlerò più avanti) sono stati i primi a sostenere che, in realtà, non hanno prove scientifiche dell'esistenza dei fantasmi. Si limitano a registrare dei suoni e delle anomalie, senza pretendere di poterle spiegare.


Ultima cosa, prima di salutarvi. Negli anni ho notato che è ben difficile trovare dei libri decenti di narrativa che parlino di fantasmi. Così, spero di farvi cosa gradita elencandovi i pochi libri che sono riuscita a leggere sull'argomento.

  • Amleto. Direi che non c'è nulla da dire, chiunque sa che cosa sia l'Amleto di Shakespeare. Per me, è stata l'opera che ha dato il via alla mia passione per i fantasmi.

  • Spettri da ridere”. Raccolta di racconti satirici, edito da Einaudi. Questi racconti parlano di fantasmi, ma come presa in giro della società vittoriana (in mezzo troverete anche il famosissimo “Fantasma di Canterville” di Oscar Wilde).

  • Il libro delle storie di fantasmi”. Raccolta di racconti. Interesserà sapere che è stato Roald Dahl a cercare e metterli insieme. Personalmente, non credevo che Roald Dahl avesse un gusto così impeccabile riguardo ai racconti di fantasmi. Sarà che l'ho sempre associato ai libri per bambini!

  • Storie di fantasmi”. Altra raccolta di racconti di autori vari. In effetti, non è semplice trovare romanzi interi sui fantasmi. Io ne conosco due, che fra poco leggerete in questo elenco. Questa raccolta è l'ideale se volete regalarla a dei bambini. Non sono storie che fanno paura, anzi, in certi casi sono anche divertenti. Questa raccolta è stata effettuata da Susan Hill.

  • Mucchio d'ossa”. Stephen King. C'è altro da dire? Ok, scusatemi, è che ne sono una grande appassionata. Questo è un romanzo, bello consistente, che parla di fantasmi. In realtà l'argomento è un altro, secondo il buon vecchio Steve, ma è grazie ai fantasmi che quel concetto è stato espresso. VI avviso: non ho avuto particolari problemi con la suspence, in questo romanzo. Il primo libro che ho letto di Stephen King è “Le notti di Salem”, uno dei suoi primi libri. In termini di paura, “Mucchio d'ossa” al confronto è acqua fresca (non ho ancora letto “It”, recupero appena posso!), per me, ma certi punti sono talmente drammatici che sono tutt'ora duri da leggere, anche se quel libro l'ho riletto più volte!

  • Un canto di Natale”, di Charles Dickens. Chi non ha mai sentito parlare di questo racconto? Come minimo ho visto la versione disneyana un'ottantina di volte. Per me, a Natale, è un appuntamento fisso! Uno dei racconti più particolari e commoventi che abbia mai letto sull'argomento.

Questi sono i libri che ho letto e che mi sono rimasti più impressi. Sicuramente ce ne sono altri, non ho nessun dubbio a riguardo, tuttavia, mi vengono in mente solo questi.


Da qui si passa ai libri che ho solo sentito nominare, senza averli (ancora) mai letti:

  • Giro di vite” di Henry James

  • L'incubo di Hill House” di Shirley Jackson. L'ho cercato in lungo e in largo. Il mio problema è che cercavo il titolo sbagliato. Io lo conoscevo come “La maledizione della casa sulla collina”. Ho scoperto solo dopo che il titolo con cui è più conosciuto è proprio quello con cui ve l'ho presentato. Oppure “La casa degli invasati”. Non che sapere i titoli alternativi me l'abbia reso più trovabile. Da quello che so, pare che sia un romanzo molto raffinato, dove non si parla esplicitamente di fantasmi, ma si viene indotti a credere in una qualche presenza. A quanto sembra, il finale lascia sempre un dubbio su cosa ci sia dentro quella casa. Non so se sia vero, dopotutto devo ancora leggerlo!



Ed eccoci arrivati alla fine di questo lungo post!

Voi che ne dite? Credete ai fantasmi? Avete mai avuto un'esperienza quanto meno curiosa a riguardo?

Avete libri da consigliarmi?


Sperando che questo post vi sia piaciuto, vi auguro una buona notte!


Alla prossima!