Ben ritrovati in questo mese favoloso che è Ottobre!!
Neanche si capisce
che a breve compirò gli anni... questo per me è uno dei mesi più magici
dell'anno.
Ma oggi non sono qui per descrivervi la festa del Capodanno
Celtico, né per decantare tutte le bellezze dell'autunno.
Vorrei invece soffermarmi su un altro argomento che mi
affascina praticamente da sempre, e cioè i Tarocchi (e più in generale, la
divinazione). Nello specifico, vorrei parlarvi del significato dell'Arcano
senza Nome, il tredicesimo degli Arcani Maggiori.
Nonostante ci siano molte leggende circa l'origine dei
Tarocchi come carte da gioco e metodo di divinazione, quello che è
indubbiamente certo è che a livello simbolico contengono una miriade di informazioni
usufruibili da chiunque abbia il piacere e il coraggio di leggere. Mi piace
pensare ai Tarocchi come a una sorta di alfabeto illustrato, un linguaggio
antico che ci mette in contatto con il nostro sentire più profondo...
Quando la carta della Morte esce in una lettura, ci mette in
contatto con il nostro passato... e lo stesso fa (o dovrebbe fare) la festa di
Samhain.
In alcuni mazzi la Morte viene segnata col numero romano
XIII, un numero che sta al di là del tempo... 12 sono i mesi, 12 sono le lune dell'anno...
La tredicesima luna, che in genere viene nominata Luna Blu, è la luna dello
straordinario che agisce nella nostra vita, è la luna delle seconde
possibilità, dei desideri che si avverano. Durante la festa di Samhain, il velo
tra la nostra realtà e il mondo degli spiriti si assottiglia, dandoci la
possibilità straordinaria di entrare in contatto con i nostri cari defunti, di
onorare gli antenati, ma anche di lasciar andare ciò che non ci serve più. E'
il tempo di finire e iniziare, in cui la ruota si ferma e riparte...
La carta della Morte viene anche definita nei Tarocchi di
Marsiglia "L'Arcano Senza Nome", che non fa altro che rendere ancora
più significativa la sua posizione "al di fuori del tempo".
La Morte è senza nome perché cancella, pulisce, libera... è
una forza potente che può portare dolore ma anche offrire una via di fuga a una
situazione oppressiva, distruttiva.
Il suo messaggio è: "Io porto il cambiamento, la
cancellazione del passato... perché tu che ascolti possa essere di nuovo senza
nome"
Chi è senza nome può essere libero di diventare qualsiasi
cosa voglia.
La Morte è quindi l'arcano del cambiamento profondo, della
discesa negli inferi... si scende nelle profondità di sé stessi per risolvere
l'incompiuto, portare a termine le questioni irrisolte dentro di noi.
L'Arcano ci invita alla riflessione, al silenzio, a dare un
colpo di falce a tutto ciò che ci sta trattenendo nella morte dell'anima.
Solo affrontando il passato, i lutti, gli addii, si può
andare avanti. Solo creando il vuoto dentro di noi potremo sapere come
riempirlo...
Eppure la nostra società ci ha insegnato a temere gli
spiriti dei defunti e a scacciarli, piuttosto che cercare di dare loro pace, di
riservare loro un posto nel cuore... ma ancora più del cuore, nel sacro.
Molte religioni politeiste e sciamaniche danno un posto di
rilievo al culto dei morti, e questo perché? Perché sono le nostre radici che
ci sostengono: geneticamente, culturalmente e spiritualmente parlando.
Scegliendo di respingere il contatto con la morte, con i defunti,
con le nostre parti più vulnerabili, scegliamo di abbandonare anche ciò che ci
tiene in contatto con la nostra identità profonda, e l'unico mezzo per
costruire con coscienza il nostro futuro... non è un caso che molto spesso al
giorno d'oggi si senta parlare di costellazioni familiari e psicogenealogia (avvertimento
per i più scettici, questa è una sezione molto affascinante della psicologia e
studiata scientificamente).
La società ci ha insegnato che la morte si può sconfiggere,
che la vita è da preservare a qualsiasi costo... eppure la morte preserva la
vita. La verità è che possiamo condannare e combattere solo le morti ingiuste e
ciò che del passato ingiustamente lasciamo dietro di noi, calpestandolo.
La Morte infatti parla di lasciar andare soltanto ciò che
non ci serve più... l'essenziale invece, ciò che ci è veramente utile, sarà
sempre con noi. In questo senso la Morte è un Arcano a mio parere molto meno
pericoloso della Torre... poiché indica un distacco o una separazione necessari
allo sviluppo della persona.
Durante questo mese invito tutti i lettori quindi, me compresa,
ad entrare in contatto con la loro personale morte... che sia un lutto non
superato, un atteggiamento doloroso che può essere abbandonato, un lavoro che
vi tiene bloccati... riflettiamo su ciò che vogliamo abbandonare, ma anche su
ciò che ci tiene saldi...
Le nostre radici ci aspettano!
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