sabato 9 maggio 2015

Antiche rivalità...

Oggi rimpolperò un pochino la sezione delle curiosità.

Se passate dalle parti di Padova, e parlate con un padovano, può essere che prima o poi sentiate parlare di vicentini. Solitamente, da queste parti se ne parla con un velato scherno.

Prima di andare avanti, vorrei comunque precisare: sono stata a Vicenza e ho girato un po’ anche nel vicentino, e trovo che siano zone bellissime. Certo, la fantasia che abbiamo qui in Veneto per i nomi mi lascia basita (abbiamo Noventa Padovana, Noventa Vicentina, Noventa di Piave, abbiamo piazza Dei Signori a Padova, Vicenza, Verona e Treviso, come abbiamo Piazza delle Erbe a Vicenza, Verona e Padova), ma quanto a bellezza del territorio, abbiamo gran poco da invidiare (beh, forse i mari del sud Italia…)!

Ciononostante, se si parla di vicentini, mediamente i padovani fanno un mezzo sorrisino scherzoso. Si tratta di un atteggiamento ereditato da guerre che hanno avuto luogo nel Cinquecento.

Un epiteto famoso da queste parti da rivolgere ai vicentini è magnagati. Penso sia abbastanza intuibile che vuol dire “mangia gatti”. Sono pochi a conoscere le origini di questo termine, ognuno dice la sua, a riguardo.

Ci sono due versioni che vanno per la maggiore. La prima parla di un evento storico, la guerra contro la Serenissima del 1509, primo riferimento storico della rivalità tra le due città. Padova era posta sotto assedio dai vicentini, facenti parte della Lega di Cambrai, lega creata dallo Stato Pontificio per contrastare la potenza di Venezia.

Bene, uno dei sistemi di attacco degli eserciti era i cosiddetto “gatto”. Non so esattamente come funzionasse, ma, a occhio e croce, doveva essere un sistema di attacco molto simile alla testuggine romana.

I padovani non si fecero intimidire. Appesero una gatta ad una lancia (spero per loro che fosse già morta!) e schernirono l’esercito vicentino, intimando di andarsi a “prendere la gatta”, dove “prendere” stava per… beh, accoppiarsi!

L’altra versione vuole i vicentini vittime di un’invasione di ratti. La situazione era così disastrata che si ritrovarono a chiedere a Venezia di traghettare dei gatti fino a lì, in modo da riportare un minimo di equilibrio. Venezia accettò, a patto che i gatti venissero restituiti… diciamo pure che i veneziani stanno ancora aspettando i loro mici. Cominciò a diffondersi la voce che i vicentini versassero in una situazione di miseria tale che quelle povere bestiole vennero mangiate!

Da quel momento in poi, la rivalità tra Padova e Vicenza è una cosa che ormai è penetrata fin dentro alle cellule dei loro abitanti, tramandata nel corso dei secoli fino alle burle dei giorni nostri...

Nessun commento:

Posta un commento