venerdì 6 febbraio 2015

San Valentino con i fantasmi...

Con l’avvicinarsi di San Valentino, non potevo non mettere un post sull’amore.

Ma, ho realizzato, mi sono bruciata un ottimo spunto per l’occasione, parlando di villa Pisani in questo post. Così mi sono ritrovata un po’ impallata. Sinceramente, non sapevo proprio che argomenti toccare. Lo so, si può fare sempre un post su Venezia… Un altro??

Non me vogliate, Venezia mi ha dato lavoro per quattro volte. Come minimo le devo un po’ di pubblicità in più! Ma… insomma, Venezia è Venezia! La si conosce bene! Dove si passerebbe un romantico San Valentino? A Venezia! Al pari della Ville Lumière (Parigi), Venezia è la città dell’amore per eccellenza! Giro in gondola, Ponte dei Sospiri, Piazza San Marco… un classico, se si vuole essere romantici! Non c’è molto da aggiungere, a parte un piccolo itinerario che vi propongo, se passate dalle parti di Venezia. Questo, lo so per certo, è sconosciuto ai più.

C’è una chiesetta, vicino a Palazzo Grassi: la chiesa di San Samuele. Pochi sanno che in quella chiesa sono conservate alcune reliquie di San Valentino (le spoglie sono a Terni). Pare che il Santo, secondo la leggenda, abbia sedato una lite tra due innamorati, frapponendo tra loro una rosa rossa (e convertendo uno di loro al cristianesimo, tra l’altro).

Se siete credenti, potete andare in questa chiesetta con la vostra dolce metà e lasciare una rosa rossa, o un altro fiore profumato, sull’altare dedicato al Santo.

E da Venezia, torniamo a Padova, ad un argomento un po’ più in linea con i miei propositi riguardanti questo blog: i fantasmi.

In questo post vi ho parlato dei fantasmi del Castello di Monselice, con Jacopino da Carrara, sua moglie Giudita e il fantasma di Avalda. Ed è proprio di Avalda che vi parlerò. In quel post, infatti, vi avevo parlato dell’Avalda sanguinaria, che torturava i suoi amanti e poi li massacrava. Ma… se vi dicessi che ne esiste un’altra, di Avalda? Una donna dolce, vittima delle circostanze e profondamente innamorata?

Proprio così! Un’altra versione della leggenda di Avalda dice che in realtà lei era una delle mogli che Ezzelino da Romano si era portato in casa, non la sua amante. La poverina viveva confinata al castello di Monselice, visitata molto di rado dal marito. Triste e solitaria, cominciò a circondarsi di persone di vario genere: dame, intellettuali, menestrelli… fu proprio di un menestrello che si innamorò. Vissero una storia d’amore tenera, ma anche tormentata, in quanto già l’adulterio non era visto di buon occhio, immaginatevi se a subirlo era Ezzelino da Romano! Questo simpatico personaggio, che rivedrete senz'altro in almeno uno dei miei prossimi post, scoprì che Avalda lo tradiva. Non ci pensò due volte: fece torturare e uccidere lui, e anche lei morì. Qui le versioni si dividono. Alcuni dicono che inviò un sicario a pugnalarla, altri che fu Ezzelino stesso a porre fine alla sua vita. Da allora, il fantasma della poverina gira per il castello, con la veste bianca intrisa del suo sangue, cercando disperatamente il suo amore e condannata a non trovarlo mai...

Lo ammetto, come post di San Valentino mi è venuto alquanto cupo! Purtroppo, però, se si vuole parlare di fantasmi, non ci si può aspettare qualcosa di allegro...

Restate con me, comunque! Prossimamente esploreremo insieme uno dei monumenti più suggestivi di Padova, e insieme andremo anche in Trentino, la patria dei castelli infestati dai fantasmi...

Seguitemi e scopriremo tutto insieme!

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