lunedì 13 luglio 2015

Castel Beseno

Ecco che si ritorna ad argomenti un po' più leggeri! Spero comunque che abbiate letto questo post e abbiate seguito il mio suggerimento. È una cosa a cui tengo molto. Mi raccomando!


Dunque, come vi ho già accennato qui, credo profondamente nel fare post su posti in cui sono stata. Sono convinta che il post venga molto meglio, riportando la propria esperienza personale.

Quindi, eccoci qua!

Oggi, come da titolo, si parlerà di Castel Beseno, che io e la mia socia (Jessica, che si occupa di questi argomenti) abbiamo visitato con i nostri amici.


Per chi non lo sa, il castello si trova in Trentino, a circa 20 minuti di macchina da Trento. Il castello è molto grande, uno dei più grandi che io abbia mai visto. In effetti, è il più grande complesso medievale di tutto il Trentino, con i suoi 16mila metri quadri. A vederlo fa davvero impressione, la sua struttura è davvero imponente. Personalmente, non faccio fatica a credere che abbia resistito a un assedio di sette anni, per quanto leggendario!

Ma andiamo con ordine.

Va da sé che vi consiglio caldamente di visitarlo, magari in un periodo dell'anno un po' più consono rispetto al mese di luglio. Qui il sito, con gli orari. Si fa fatica a crederlo, considerando che la zona è in mezzo ai monti, ma fidatevi quando vi dico che fa parecchio caldo. Certo, per me e i miei amici era anche relativamente sopportabile, visto che in pianura si scoppiava, tuttavia, se potete, andateci a primavera o in autunno.

Questo castello è molto interessante da visitare. È un museo tutto particolare, non ha l'arredamento tipico del castello medievale, ma ospita una collezione di armi e armature. Certo, se siete in cerca di una collezione più corposa, allora vi conviene andare a Castel Cini, also known as castello di Monselice. Tuttavia, sono sicura che questa collezione in particolare potrebbe piacere agli appassionati, visto che viene data la possibilità di provare le armature e un po' di armi!


Jessica e io abbiamo provato anche le balestre! E ce la siamo cavata benone, c'è da dirlo!


Ma è meglio tornare all'argomento che ci interessa di più: la leggenda di Castel Beseno!

Contrariamente al solito, questa leggenda non parla di fantasmi, ma di una strategia talmente astuta da avere dell'incredibile.

Dunque, anni e anni or sono, Castel Beseno subì un pesante attacco. Rimase, come vi ho già detto, sotto assedio per ben sette anni! Tutti i sudditi, per scampare ai saccheggi, si erano rifugiati all'interno delle cinte murarie del castello. Per quanto grande sia la struttura, c'è da dire che non doveva essere una situazione molto simpatica.

Dopo sette lunghi anni passati a difendersi dagli assalti dei nemici, gli abitanti di Castel Beseno erano allo stremo delle forze. Il re era disperato. Le bocche da sfamare erano tante, le scorte di cibo stavano finendo, restavano solo una mucca e un sacco di grano, decisamente insufficienti a sfamare la moltitudine di gente dentro al castello. Il sovrano aveva chiesto a tutti i saggi una soluzione che togliesse tutti da quell'impiccio senza dichiarare la sconfitta. Nessuno aveva saputo dargli una soluzione soddisfacente.

Un bel giorno, il castellano fece una passeggiata nel cortile del maniero. E, in un angolo, intravide una vecchietta che sonnecchiava. Lì per lì non la riconobbe neppure. Poi si rese conto che la vecchietta altri non era che una mercante conosciuta in passato per la sua proverbiale astuzia. Pensò quindi che, forse, un altro punto di vista sulla questione non gli avrebbe fatto male. Così le si avvicinò, chiedendole consiglio. Come potevano uscire da quel disastro? Ovviamente, la mercante sarebbe stata ricompensata!

La vecchia lo guardò, infastidita dal fatto che quell'omuncolo l'avesse disturbata. Poi sbottò “Dai da mangiare il grano alla mucca. Una volta fatto questo, macellala e butta la carcassa giù dalle mura.”

Il castellano si infuriò non poco. Che razza di consiglio era mai quello?

Gli ci volle un po' per sbollire la sua ira. Poi cominciò a riflettere. Dopotutto, cosa aveva da perdere? Quella mucca non era comunque sufficiente a sfamare tutti quanti, avrebbe causato in ogni caso dei seri problemi tra gli abitanti del castello. E se l'avessero macellata e gettata dalle mura forse... forse...

Poche ore dopo, gli avversari di Castel Beseno videro gli assediati gettare qualcosa dalle mura. Si avvicinarono cautamente, temendo una trappola. Quando videro la mucca morta, rimasero basiti. Ma che stava passando per la testa di quelli del castello? Buttare via così una mucca? Che fosse avvelenata? Ma perché sprecare della carne di mucca in questo modo? Cosa speravano di ottenere?

A quel punto, dovevano capire cosa stava succedendo. Così si avvicinarono alla carcassa e la aprirono. Dentro alla pancia della mucca trovarono del grano, che, a quanto sembrava, era commestibilissimo! Il loro unico pensiero, a quella visione, fu chiaro e lampante: se a Castel Beseno potevano permettersi di gettare così una mucca e dell'ottimo grano dopo sette anni di assedio, allora erano in grado di resistere ancora per parecchio! Era veramente il caso di levare le tende e lasciar perdere quell'assedio che, dopo tutti quegli anni, li stava sfibrando inutilmente.

Nel giro di poche ore, Castel Beseno fu libera dalla minaccia dell'assedio.

E la vecchietta? Nessuno la trovò più!

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