giovedì 9 luglio 2015

Riflessione su quanto è accaduto

Questo post sarà molto diverso dagli altri. Lo sarà davvero. Non è per introdurre un nuovo argomento e sperare di trovare qualcuno abbastanza interessato da leggerlo.

È una faccenda molto seria.

Può darsi che ci saranno errori di battitura. Ed è molto probabile che scriverò cose molto personali. Se preferite non leggerlo, tranquilli, non ve ne farò una colpa. Vi informo già, come avrete già intuito, che è un post scritto di getto, senza rifletterci troppo.


Non so chi siate e da dove veniate. Se siete veneti, probabilmente sapete cos'è successo.

In caso siate da fuori del Veneto, è altamente probabile che, grazie al silenzio delle tv nazionali, in realtà siate completamente ignari della cosa.

Ieri, nel tardo pomeriggio, una tromba d'aria di grado F2 ha colpito una parte della Riviera del Brenta. Una zona piuttosto vicina a casa mia e dei miei cari. Il danno è stato enorme. Una villa veneta è stata completamente rasa al suolo. Altre ville hanno subito danni non da poco, alcune sono state addirittura scoperchiate come scatole da scarpe. Per non parlare dei danni a case meno antiche delle famosissime ville venete. Condomini, negozi, macchine... Il bilancio è stato di due morti e almeno una ventina di feriti.

Perché scrivere questo? Beh, per sfogarmi, principalmente. Negli ultimi mesi ho riscoperto, dopo anni, la mia passione per gli antichi edifici. Sempre avuta, per carità, ma negli ultimi tempi, particolarmente da quando ho aperto questo blog, è diventata più definita. Ormai guardo un antico edificio e tutto quello che riesco a chiedermi è “chissà qual è la storia di questo posto? Chissà chi ci viveva? Se questo edificio potesse parlare, cosa mi racconterebbe?”. Ci sono dei momenti in cui addirittura vorrei conoscere chi ha costruito l'edificio, o anche chi l'ha fatto costruire, sapere la loro storia, perché hanno fatto quello che hanno fatto, come se fosse ancora possibile, come se potessi chiamarli e invitarli a bere un caffè... aggiungiamo poi la curiosità che mi viene quando mi chiedo di tutti i misteri che possono nascondersi dietro a certe mura maestose, e capirete, almeno in parte, chi c'è dietro allo schermo del vostro pc, mentre leggete i post di questo piccolo blog. Più vado avanti a osservare e a scrivere, più mi accorgo di quanto ami davvero queste cose.

Potete quindi capire la mia amarezza, nel vedere una zona a cui sono molto affezionata (ci ho lavorato, per un breve periodo, come ho scritto in uno dei miei primi post) così devastata. E sapere che una catastrofe simile è stata trattata come una sciocchezza dalle tv nazionali. Credo che addirittura l'abbiano definito un “rinfrescante temporale estivo”. Spero di no, ma non posso esserne sicura, è da tanto che non seguo un telegiornale.

Non è stata una sciocchezza, no. È un'area che, negli ultimi anni, era stata lasciata un po' a sé stessa. Per quanto tutelata dallo Stato, non era più una zona di spicco da visitare, come lo era una volta. Come tante aree di interesse storico-culturale in Italia, del resto.

La mia amarezza nasce proprio da questo. L'area è abbandonata a sé stessa. E dubito molto che verrà ricordata da chi di dovere. Sia chiaro, non mi sentirete dire “governo ladro, Roma ladrona, Veneto indipendente”. Trovo che queste frasi siano assurde, senza senso in condizioni normali, assolutamente fuori luogo in un contesto simile.

Ma è innegabile che ormai, in questa nostra Italia così maltrattata, la nostra storia sia sempre meno importante.

Ed ecco il motivo per cui ho scritto questo post. Spero di sensibilizzare un po' le persone, su questo argomento. E magari di diffondere la notizia anch'io, nel mio piccolo.


Avrete notato che questo post non ha foto. Anche se ne ho, scattate da me personalmente, non intendo pubblicarle. Mi sembra di avere già ceduto abbastanza al mio lato iena quando oggi, in un impeto di curiosità morbosa, sono andata a vedere. Ero curiosa di sapere come era preso l'hotel in cui lavoravo. La scena è stata più che sufficiente a farmi desiderare di non averlo fatto. Vi basti pensare che non l'ho neanche riconosciuto. Fortunatamente, clienti e proprietari erano incolumi.

Se volete vedere immagini, cercate su Facebook o su Google, ne troverete a iosa.


Quindi, eccomi qua. A concludere questo post con la richiesta di un piccolo favore personale: condividete questo post il più possibile.


Buona serata a tutti.

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